Città del Vaticano, Convegno Nazionale Scholae Cantorum dell’Associazione Italiana Santa Cecilia

Città del Vaticano, 10 – 11 Novembre 2012

Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Santa Cecilia, con oltre cinquemila cantori appartenenti a circa 200 Scholae Cantorum in occasione dell’Anno della fede e nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Pesaro è stata rappresentata dal M° Simone Baiocchi e dal coro polifonico della Parrocchia San Luigi, da lui  costituito e diretto. Il M° Baiocchi membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Santa Cecilia è impegnato nel servizio liturgico da oltre venticinque anni come compositore, organista e maestro di coro. È molto stimato da Papa Benedetto XVI che ha avuto modo di apprezzarlo lo scorso anno, in occasione di un prestigioso concerto in cui dirigendo il Rossini Chamber Choir e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, ha eseguito musiche per coro e orchestra del Cardinal Domenico Bartolucci, storico direttore del coro della Cappella Sistina.

Il convegno tenutosi in Vaticano si è aperto nella mattinata di sabato 10 novembre, presso l’Aula Paolo VI, dove Papa Benedetto XVI ha concesso un’udienza straordinaria ai seimila partecipanti. Il Santo Padre rivolgendosi ai cantori, direttori e organisti, considerato l’anniversario del Concilio e lo speciale “Anno della Fede” da lui proclamato, ha spiegato in che modo la musica sacra può favorire la fede e cooperare alla nuova evangelizzazione. “Voi che avete il dono del canto – ha detto il Papa – potete far cantare il cuore di tante persone nelle celebrazioni liturgiche. Cari amici auguro che in Italia la musica liturgica tenda sempre più in alto per lodare degnamente il Signore e mostrare come  la Chiesa sia il luogo in cui la bellezza è di casa”. Circa la fede non ha tralasciato la testimonianza di Sant’Agostino, alla cui conversione ha contribuito l’ascolto dei Salmi e degli Inni delle liturgie  presiedute da Sant’Ambrogio. Il canto sacro unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne, serve a nutrire ed esprimere la fede e quindi alla gloria di Dio e alla santificazione dei fedeli, che sono il fine della musica sacra. In ultimo ha esortato a lavorare con impegno, senza timore di recuperare e valorizzare la grande tradizione musicale della Chiesa che ha nel canto gregoriano e nella polifonia sacra le sue espressioni più alte. Al termine dell’udienza il Maestro Simone Baiocchi avuto occasione di poter salutare personalmente il Santo Padre: nell’incontro questi ha espresso il proprio stupore e la propria commozione nell’udire per la prima volta tanti cantori cantare tutti assieme il medesimo repertorio polifonico, ringraziando per il servizio alla Chiesa portato avanti con sacrificio e dedizione.

La mattina di domenica 11 novembre, presso l’altare della Confessione della Basilica di San Pietro , si è tenuta la celebrazione della Santa Messa a cui hanno preso parte convegnisti, turisti e pellegrini, per un totale di oltre ottomila persone. La celebrazione è stata presieduta dal Cardinal Angelo Comastri, arciprete della Basilica. Simone Baiocchi  è stato uno dei tre maestri che hanno diretto i cinquemila cantori presenti. Sono state eseguite musiche: di Mozart, Perosi, Bartolucci, Miserachs. Al termine della celebrazione ha eseguito al Grande Organo “Tamburini” il preludio e fuga in Fa minore  BWV 534, esecuzione di alta spiritualità a motivo dell’intensità che Il musicista ha impresso alla  musica di Johann Sebastian Bach, di cui è profondo conoscitore.

Il Maestro Simone Baiocchi a colloquio con Sua Santità Papa Benedetto XVI

Il Maestro Simone Baiocchi a colloquio con Sua Santità Papa Benedetto XVI, al termine dell’udienza straordinaria

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