Simone Baiocchi è stato proclamato vincitore del concorso internazionale di musica sacra “Anima Mundi”, bandito dall’Opera della Primaziale di Pisa, all’unanimità e con i complimenti della giuria composta da:
Sir John Eliot Gardiner, Presidente
M° Guido Corti
M° Mons. Marco Frisina
Mons. Aldo Armani – in rappresentanza dell’Arcivescovo
Il “Credo” per coro di voci bianche e organo sarà eseguito nelll’ambito del festival “Anima Mundi” il 19 settembre 2013 alle ore 21, nella cattedrale di Pisa.
Simone Baiocchi have been unanimously proclaimed winner of the “Anima Mundi” International Sacred Music Competition, promoted by the ‘Opera della Primaziale’ in Pisa,
with the official compliments of the jury panel which was adorned by the names of:
Sir John Eliot Gardiner – as President
M° Guido Corti
M° Mons. Marco Frisina
Mons. Aldo Armani – on behalf of the Archbishop
The “Credo” for boys’ chorus and organ will be performed in the occasion of the “Anima Mundi Festival” which will take place at the cathedral of Pisa,
Sept. 19th, 2013, at 9 PM.
Il maestro Simone Baiocchi ed solisti del “Rossini Chamber Choir” saranno ospiti della trasmissione di TV2000 “la domenica con Benedetto XVI”.
Dal 15 dicembre 2012 al 26 gennaio 2013
Convegno Nazionale dell’Associazione Italiana Santa Cecilia, con oltre cinquemila cantori appartenenti a circa 200 Scholae Cantorum in occasione dell’Anno della fede e nel 50° anniversario dell’apertura del Concilio Vaticano II. Pesaro è stata rappresentata dal M° Simone Baiocchi e dal coro polifonico della Parrocchia San Luigi, da lui costituito e diretto. Il M° Baiocchi membro del Consiglio Direttivo dell’Associazione Italiana Santa Cecilia è impegnato nel servizio liturgico da oltre venticinque anni come compositore, organista e maestro di coro. È molto stimato da Papa Benedetto XVI che ha avuto modo di apprezzarlo lo scorso anno, in occasione di un prestigioso concerto in cui dirigendo il Rossini Chamber Choir e l’Orchestra Filarmonica Marchigiana, ha eseguito musiche per coro e orchestra del Cardinal Domenico Bartolucci, storico direttore del coro della Cappella Sistina.
Il convegno tenutosi in Vaticano si è aperto nella mattinata di sabato 10 novembre, presso l’Aula Paolo VI, dove Papa Benedetto XVI ha concesso un’udienza straordinaria ai seimila partecipanti. Il Santo Padre rivolgendosi ai cantori, direttori e organisti, considerato l’anniversario del Concilio e lo speciale “Anno della Fede” da lui proclamato, ha spiegato in che modo la musica sacra può favorire la fede e cooperare alla nuova evangelizzazione. “Voi che avete il dono del canto – ha detto il Papa – potete far cantare il cuore di tante persone nelle celebrazioni liturgiche. Cari amici auguro che in Italia la musica liturgica tenda sempre più in alto per lodare degnamente il Signore e mostrare come la Chiesa sia il luogo in cui la bellezza è di casa”. Circa la fede non ha tralasciato la testimonianza di Sant’Agostino, alla cui conversione ha contribuito l’ascolto dei Salmi e degli Inni delle liturgie presiedute da Sant’Ambrogio. Il canto sacro unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne, serve a nutrire ed esprimere la fede e quindi alla gloria di Dio e alla santificazione dei fedeli, che sono il fine della musica sacra. In ultimo ha esortato a lavorare con impegno, senza timore di recuperare e valorizzare la grande tradizione musicale della Chiesa che ha nel canto gregoriano e nella polifonia sacra le sue espressioni più alte. Al termine dell’udienza il Maestro Simone Baiocchi avuto occasione di poter salutare personalmente il Santo Padre: nell’incontro questi ha espresso il proprio stupore e la propria commozione nell’udire per la prima volta tanti cantori cantare tutti assieme il medesimo repertorio polifonico, ringraziando per il servizio alla Chiesa portato avanti con sacrificio e dedizione.
La mattina di domenica 11 novembre, presso l’altare della Confessione della Basilica di San Pietro , si è tenuta la celebrazione della Santa Messa a cui hanno preso parte convegnisti, turisti e pellegrini, per un totale di oltre ottomila persone. La celebrazione è stata presieduta dal Cardinal Angelo Comastri, arciprete della Basilica. Simone Baiocchi è stato uno dei tre maestri che hanno diretto i cinquemila cantori presenti. Sono state eseguite musiche: di Mozart, Perosi, Bartolucci, Miserachs. Al termine della celebrazione ha eseguito al Grande Organo “Tamburini” il preludio e fuga in Fa minore BWV 534, esecuzione di alta spiritualità a motivo dell’intensità che Il musicista ha impresso alla musica di Johann Sebastian Bach, di cui è profondo conoscitore.
Il Maestro Simone Baiocchi a colloquio con Sua Santità Papa Benedetto XVI, al termine dell’udienza straordinaria
La musica nasce dal cantare. La preparazione di un coro non è solamente assemblare un gruppo di cantori, montare una pagina di musica a più voci e fare in modo che l’assieme sia pulito e i colori siano caratterizzati. Istruire un coro significa infondere il senso e la passione del canto, significa creare l’amalgama tra le singole voci, significa fornire ai cantori i mezzi e le immagini utili a risolvere problemi di intonazione e di assieme. Il maestro del coro deve avere una gestualità che sia armonica con l’esercizio del canto nell’atto della inspirazione, appoggio diaframmatici ed espirazione. Il maestro del coro deve formare il suono del suo complesso di cantori affinché l’emissione non sia forzata ed il canto mantenga sempre la nobiltà che gli è propria.
Kyrie
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W.A. Mozart (1756-1791) dal “Requiem” KV626 Esecuzione live
Lykke Anholm, soprano Nadya Petrenko, mezzosoprano Gianluca Pasolini, tenore Luca Gallo, basso ROSSINI CHAMBER CHOIR, Pesaro ORCHESTRA SINFONICA “G. ROSSINI”, Pesaro SIMONE BAIOCCHI maestro concertatore e direttore Pesaro, santuario S. Maria delle Grazie 2 novembre 2006
Illustrazione: Michelangelo Buonarroti – Sibilla Eritrea (Cappella Sistina) G.P. da Palestrina (1525 – 1594) dalla missa “Papae Marcelli”
Credo
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Estratto dal concerto del Rossini Chamber Choir,
direttore Simone Baiocchi.
Pesaro, Basilica Cattedrale, 21 settembre 2008.
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Missale Romanum Kyrie
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maestro del coro ne la cantata rossiniana “La morte di Didone”, direttore Alberto Zedda, Pesaro Teatro Rossini Marzo 2005
Direttore d’orchestra
l’orchestra è una creatura viva con tante sensibilità e molteplicità di vedute quanti sono i suoi componenti. È come avere davanti a se un panorama con innumerevoli punti di osservazione: il direttore pensa di essere colui che osserva il panorama e non sempre è cosciente di essere a sua volta il panorama che è osservato dai professori d’orchestra e che provoca le reazioni musicali degli stessi. L’orchestra dunque non è un plotone di esecutori agli ordini del direttore ma strumento vivo attraverso il quale ed assieme al quale il direttore deve far musica. Al direttore serve chiarezza nelle proprie intenzioni, ma la chiarezza di intenzioni non è solo un insieme di gesti precisi e necessari al solfeggio d’assieme. Presentandosi davanti ad un’orchestra è fondamentale aver già metabolizzato la partitura: ciò è ovvio per quel che riguarda tempi ed attacchi, ma spesso è meno ovvio per ciò che concerne le intenzioni del compositore e gli argomenti contenuti nella musica, alcuni palesi, altri meno espliciti e che necessitano di essere sviscerati.
INTRODUZIONE
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Cardinal Domenico Bartolucci (1817) da “Baptisma” poemetto per soprano, baritono, coro femminile e piccola orchestra estratto dal concerto di inaugurazione della stagione 2009 – 2010 del PONTIFICIO ISTITUTO DI MUSICA SACRA.
ROMA, sala accademica del P.I.M.S. 14 novembre 2009
Concerto dedicato a Domenico Bartolucci VALLERO EDIZIONI AUDIO VIDEO ENRICA FABBRI, soprano MICHELE GOVI, baritono ROSSINI CHAMBER CHOIR ORCHESTRA SINFONICA “G. ROSSINI” di PESARO SIMONE BAIOCCHI, direttore
Worthy is the lamb – Amen
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G.F. Haendel (1685 – 1759) dal “Messiah” Rotary Club – Pesaro
Note di Speranza
concerto di solidarietà Concerto della 51esima stagione concertistica – Ente Concerti, Pesaro
LYKKE ANHOLM soprano JIMENA LLANOS LOPEZ DE CASTILLA alto GIANLUCA PASOLINI tenore ANTONIO MARANI basso
SIMONE BAIOCCHI direttore e concertatore
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BackStage del Messiah Haendel
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Direttore della prima esecuzione assoluta di “Cantata Biblica” del Maestro Domenico Bartolucci, Anna Malavasi – soprano, Caesar Stoch – Tenore, Antonio Marani – Basso, Coro del Teatro della Fortuna, Orchestra Sinfonica “G. Rossini”, FANO (PU) – Teatro Dela Fortuna, Febbraio 2007
Compositore
Scrivere musica significa aver qualcosa da dire. Per dire qualcosa sono fondamentali le idee. Ci sono situazioni in cui un autore compone perché si trova in un particolare stato d’animo. Ci sono momenti in cui un autore scrive perché desideroso di affrontare determinati percorsi o descrivere con la musica particolari contesti. Ci sono momenti in cui un autore deve scrivere a causa di un impegno preso e non sempre si è nello stato di lucidità migliore per farlo. L’autore spesso è costretto, pressato dalle scadenze, ed in questo stato deve dipingere con la musica gioia e spensieratezza ma nel suo animo albergano preoccupazione e sofferenza. Scrivere musica è un mestiere artigiano: è a bottega dai grandi che si apprende come mettere a punto un linguaggio che ciascuno, nel rispetto della logica della natura, dovrà far proprio. Serve autocritica ed una certa dose di autocensura : spesso è faciel riempire un pentagramma di note, ma è molto più difficile dire qualcosa attraverso le stesse. Diceva il maestro Vito Frazzi al giovane Domenico Bartolucci: “Il compositore deve usare più la gomma del lapis”.
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Simone Baiocchi al lavoro con il Maestro Domenico Bartolucci
Tu es Petrus a 4 voci ed organo
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Rossini Chamber Choir Lorenzo Antinori, organo Simone Baiocchi, direttore
Simone Baiocchi
Oremus pro Pontifice a 4 voci
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estratto dal concerto del Rossini Chamber Choir,
direttore Simone Baiocchi.
Pesaro, Basilica Cattedrale, 21 settembre 2008
Gloria
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Simone Baiocchi dalla missa “De Angelis” a 4 voci ed organo Rossini Chamber Choir Lorenzo Antinori, organo Simone Baiocchi, direttore
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Manoscritto del Te Deum donato a SS. Papa Benedetto XVI
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Un momento della lavorazione del CD “Te Deum laudamus” presso il Naive Studio Recording
Organista
L’organista di chiesa ha privilegi rari: vede il luogo sacro da prospettive uniche, dialoga con il sacerdote all’altare, suscita l’animo dei fedeli in preghiera facendo propri i sentimenti di tutti facendosi vicino ai sentimenti di ognuno. Con tenerezza dipinge il gaudio del Natale, con squilli gioiosi annuncia la Pasqua, con affetto lenisce il dolore dei familiari di un defunto. Durante lo svolgimento del suo servizio deve essere pronto ad ogni evenienza: i gesti da accompagnare non sono mai uguali a loro stessi e la musica in cantoria è qualcosa di vivo e cangiante. Deve saper sostenere il canto del popolo, deve saper concertare la musica assieme al coro. L’organista liturgico deve essere estremamente attento a percepire ogni palpito che anima la preghiera e tradurlo in musica. L’organista concertista deve saper imprimere enorme motivazione alle proprie esecuzioni, così che quelle musiche possano avere la stessa forza di quando sono eseguite tra il fumo dell’incenso ed il bisbiglio della preghiera. L’organista concertista ha ampi spazi e massima libertà di espressione: ma quando gli spazi sono sconfinati è tanto opportuno quanto problematico darsi degli orientamenti. Il concertista all’organo deve essere un virtuoso pronto a tutto, anche ad ovviare agli inconvenienti tecnici di strumenti non sempre perfettamente funzionanti.
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Concerto Note di Speranza alluvione di Messina
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All’organo Walcher, Basilica di São Bento, São Paulo – Brasile, ottobre 2007
Direzione Artistica
Ideare coordinare un evento richiede conoscenza delle problematiche artistiche, economiche ed organizzative, unita alla capacità di contemplare una visione armonica tra questi elementi. È necessario non porsi limiti nel creare, ma al contempo serve concretezza, orientando la propria visione verso le situazioni tangibili. Considerare il panorama artistico, sapendo che tante più individualità dal profilo artistico spiccato si riescono a coinvolgere armonicamente in un progetto, tanto più alto sarà il prestigio di ciò che si va a creare. Va vinto il timore di affiancarsi elementi di capacità superiori, a vantaggio del cartellone che si andrà a comporre: il direttore artistico è un leader al pari del direttore d’orchestra, e deve saper armonizzare con filo logico gli strumenti a sua disposizione.